Musicoterapia

Progetto mamma-bimbo

Nei primi mesi di vita il primo oggetto-intermediario è il corpo della madre: la sua voce, i movimenti del corpo, l’odore della pelle, il contatto tra i due corpi. Già in questa fase il bambino dimostra di riconoscere i suoni e i rumori ascoltati in utero ponendovi maggiore attenzione, altri possono lasciarlo indifferente o innervosirlo; si calma più facilmente se appoggiato sul lato sinistro del corpo della mamma dove può percepire il battito cardiaco; smette per un attimo di succhiare se sente una melodia conosciuta; si addormenta facilmente se la mamma canta le ninne nanne usate durante la gravidanza. In seguito, quando il bambino inizia ad esplorare autonomamente gli strumenti si modifica l’oggetto intermediario, non è più il corpo della madre, ma altri oggetti che anche lui propone.

L’obiettivo è quello di favorire il dialogo madre-bambino e la sintonizzazione affettiva attraverso il linguaggio non-verbale, quindi favorire la comunicazione, la relazione, l’apprendimento, la motricità e l’espressione.

Inoltre il gruppo ha la funzione di attivare un processo di condivisione che agisce come supporto e contenimento sia dei bambini che delle mamme.

Progetto nel nido 

La formazione e lo sviluppo delle capacità relative alla percezione della realtà sonora nel suo complesso, alla sua comprensione (che significa conoscere e riconoscere i vari linguaggi sonori), alla produzione e all’uso dei diversi linguaggi sonori nelle loro componenti comunicative, ludiche, espressive, sono alla base dei progetti di attività dei bambini.

Attraverso giochi sonori, vocali, motori, di riconoscimento delle emozioni e l’uso degli strumenti musicali come mezzo di comunicazione, e quindi non a fini didattici, il bambino riesce a comunicare e relazionarsi all’interno del gruppo, favorendo anche lo sviluppo dell’attività motoria, cognitiva ed emozionale.

Musicoterapia in gravidanza 

La relazione madre-feto si sviluppa in un ambito non verbale fin dal momento del concepimento. L’obiettivo è di far sì che la comunicazione tra loro inizi da questo momento, in modo che la nascita del bambino non sia l’inizio di un rapporto, ma la sua continuazione. All’inizio il feto è raggiunto da sensazioni vibratorie e del movimento, quali il battito cardiaco proprio e della madre, la respirazione, il liquido amniotico, tutte percepite a livello sensoriale di vibrazione, corporeo, non uditivo.

L’udito è il primo dei cinque organi di senso a svilupparsi nel feto e a favorire il contatto con l’ambiente esterno.

Il feto percepisce e acquisisce non solo le vibrazioni a livello corporeo e acustico, ma anche le emozioni trasmesse dalla mamma. Chiaramente l’embrione non rimane indifferente agli stimoli che avverte, ma risponde in modo chiaro e differenziato così che lavorando su questi elementi si crea il dialogo non-verbale tra madre e figlio. Questo consente alla mamma di capire già molti aspetti della personalità del bambino e di instaurare con lui un dialogo.

Il percorso prevede anche una presa di coscienza del corpo e delle emozioni delle future mamme e dei futuri papà.

Inoltre il gruppo ha la funzione di attivare un processo di condivisione che agisce come supporto e contenimento della futura mamma.

Tempi, modalità e costi

Musicoterapia in gravidanza: il sabato dalle 18 alle 19. Il numero di incontri si stabilisce in base al mese di gestazione.

Musicoterapia neonatale 0-18: il sabato dalle 16 alle 17.

Musicoterapia mamma-bimbo 18-36: il sabato dalle 17 alle 18.

Per la musicoterapia neonatale e mamma-bimbo sono previsti cicli di 10 incontri a partire dal 13 gennaio, al termine dei quali è possibile continuare con un altro ciclo.

Per info e costi scriveteci a: primipassi.nido@gmail.com

Valentina Giacosa

Musicoterapista